Pages

mercoledì 25 settembre 2013

Crumble di more

Personalmente adoro le Crumbles ("le" o "i"???), si tratta di un gustoso connubio tra una parte "frollosa" ed un elemento fresco come la frutta, facile da fare, e stuzzicante per la nostra fantasia.


E' una preparazione tipica della tradizione inglese ("Crumble" deriva da "to crumble", cioè "sbriciolare").
 Dapprima l'elemento d'eccellenza delle crumbles erano le mele, ma al giorno d'oggi, ne esistono vari tipi, a seconda della fantasia di chi li cucina, con prugne, mirtilli, arance, banane, e anche salate, con salmone, formaggi, carni, verdure.

questo libricino l'ho ricevuto in regalo per Natale l'anno passato, è molto interessante, ci sono tante idee da rifare e a cui ispirarsi.

"Crumbles" di Martine Lizambard



Dopo la raccolta di Agosto, siamo tornati di nuovo a cercare le more, e avendo ospiti a cena ho pensato di preparare un dolce veloce, perfetto da servire con una pallina di gelato alla crema.


CRUMBLE DI MORE (SEMPLICE):

 
100g di farina
90g di burro tagliato a cubetti
90g di zucchero
mandorle tritate grossolanamente e tostate
 
buccia di 1 limone
succo di 1 limone
more
zucchero q.b.
una pirofila da forno

Impastare, come se fosse una frolla, il burro con lo zucchero, la farina, le mandorle, e la buccia di limone, formare delle belle briciole e mettere in frigorifero a raffreddare.
 
Spremere il succo di limone sul limone e zuccherare a piacere. Mettere a macerare in frigorifero.
 
Compattare delle briciole sul fondo della tortiera, rovesciare le more, e ricoprire con le altre briciole rimaste; infornare a 200° statico, poi, passare al grill.
Servire tiepido con una pallina di gelato alla crema.


 
 
 
 

CRUMBLE DI MORE (RIVISITATA)

 
80g di farina
20g di fecola
90g di burro
90g di zucchero di canna
un cucchiaino di cannella in polvere
mandorle tostate e tritate grossolanamente
 
 
buccia di 1 limone
succo di 1 limone
zucchero q.b
more

Come prima, mescolare tutti gli ingredienti "secchi" col burro e la cannella, e procedere come sopra indicato.

 
 
 
 
Un altro modo per gustare la crumble dolce è quello di sbriciolarla su uno yogurt molto cremoso, proprio come ho fatto stamattina :)
 
 

domenica 15 settembre 2013

Scampolo d'Estate 2

 
 
 
 
Sogni fioriti.
 
 
 

"Cos'hanno in comune un Tavolino e un Attaccapanni?"



In giardino c'era un vecchio tavolo di assi, avevamo deciso di sostituirlo con uno più grande, la mamma dice al babbo: "non lo buttiamo, potresti farci qualcosa, ci manca un attaccapanni..."

Le assi erano già dipinte, un grigio perla, con una striscia rossa in mezzo. Ogni tanto però il babbo ci metteva mano, un giorno ci dipinse una farfalla, una sera dei fiori di finocchio, realizzando giorno dopo giorno un tavolino sempre diverso, fino ad arrivare ad un risultato che lo compiaceva, in pieno stile liberty dai toni delicati.



Non restava che toglierlo dal giardino e appenderlo, e cercare dei bei "gancini" a cui appendere gli abiti; una volta trovati questi, il gioco era fatto.

 
 


sabato 14 settembre 2013

Scampolo d'Estate

 
 
 
Godersela.
 
 

"Alice, troppa Torta in su'!"

Altre notizie dal Paese delle Meraviglie, Alice è tornata dopo una lunga assenza, ricercare se stessi non fa mai male.

Non ha perso però la cattiva abitudine di dare morsi troppo grandi alle Torte in su, solo il Cappellaio è divertito dalle sue trasformazioni che oramai sono all'ordine del giorno, e tutti i giorni ne è sempre più affascinato come se fosse la prima volta.

Ma che ci vuoi fare, le Torte in su sono una delle cose più buone che esistano!




 



Buonanotte.

mercoledì 11 settembre 2013

Per un'amica che ama lo swing...

Pubblico questo post molto in ritardo, ma in tempo per salutarla, perché lei non  può star ferma in un posto troppo a lungo :D

Costi e il suo biglietto di Laurea Triennale:



"Si diceva di Ginger Rogers che facesse tutto quello che faceva Fred Astaire, ma sui tacchi!"

Per una laureata in gamba e che si cimenta nello swing pensai che fosse adattissimo!

il biglietto in via di realizzazione...

Spaghetti alla "Lillibondo"

Una cenetta romantica va messa in conto.
Al mare a Settembre ci si sta bene, ma ci si sta ancora più bene, se puoi ancora mangiare in giardino e in buona compagnia.
Per chi non l'avesse già capito, con  "Lillibondo", da piccola, io identificavo "Lilli & il Vagabondo" della Disney.
Penso che il conto delle calorie va tralasciato qualche volta, anzi, quasi sempre, perché ci sono cose così buone che è più peccato non mangiarle che mangiarle.

Quello che serve è tutto scritto qui sotto:

2 persone
una candela dentro una lanterna
una tavola apparecchiata
acqua
vino
"spaghetti alla Lillibondo"

che si fanno così:

per le polpettine

1 fettina di arista disossata e 70g di manzo macinato
2 cucchiai colmi di parmigiano
2 cucchiai di ricotta ben scolata
1/2 spicchio d'aglio tritato finemente
1 rametto di timo
qualche fogliolina di prezzemolo
1/2 scorza di limone grattata
pangrattato
olio, sale, pepe
10 pomodorini
basilico
1 cucchiaino di zucchero di canna

160g di spaghetti
2 zucchine piccole tagliate a cubettini

PREPARARE L'IMPASTO DELLE POLPETTINE scottando in padella con sale, pepe e olio la carne, e tritarla con la mezzaluna, insieme a l'aglio, il timo, il prezzemolo e la scorza del limone.
In una ciotola poi impastare il tutto con il parmigiano e la ricotta; formare le polpettine, dovranno essere molto piccole, e impanarle.
Mettere in frigorifero per qualche ora, ben distanti l'una dall'altra su un vassoio.

In padella con un filo d'olio ben caldo RENDERE DORATE LE POLPETTINE, portarle a cottura e scolarle e asciugarle bene dall'olio.

PREPARARE LA SALSA DI POMODORO tagliando in quattro i pomodorini e rendendoli cremosi con 2 cucchiai d'olio circa, lo zucchero di canna, un pizzico di sale e un cucchiaio di acqua.
Aggiungervi le polpettine

BUTTARE GLI SPAGHETTI E LE ZUCCHINE NELLA PENTOLA CHE BOLLE.
Un a volta cotta la pasta al dente , scolarla bene, lasciando da parte un po' di acqua di cottura, e metterla a "risottare" in padella, aiutandosi con la sua acqua di cottura, con il sughino di pomodoro e polpettine.
Servire

Il Vagabondo ci ha spolverizzato anche una bella manciata di parmigiano, Lilli si è limitata a sciogliersi i capelli prima di mangiare perché in giardino cominciava ad essere freschino.






"un Giorno Gioiglorioso"

"Chi sei tu?"
"Brucaliffo?"
"Tu non sei il Brucaliffo io sono il Brucaliffo, la domanda è chi sei tu?"
"Alice..."
"Questo si vedrà..."
"Non capisco che vuol dire? Lo dovrei sapere chi sono!"
"Certo, dovresti, stupidina!"

....

"Questa non sono io!"
"Brucaliffo, sciogli il nostro dubbio! Questa, è lei, la vera Alice?"
"Quasi affatto"


Dopo molto cercare ho trovato il suo volto.

La mia Alice,
ve la presento



http://dinventatierecuperati.blogspot.it/2013/09/tortestorte-un-bnc-te.html

mercoledì 4 settembre 2013

Letture Estive

Come ho potuto lasciarmi sfuggire questi due tesori fino ad adesso posso saperlo solo io.



"A mia madre, a mia nonna e alle altre straordinarie donne di questa storia"

Avevo già letto alcuni libri della Allende, questo era rimasto nascosto in mezzo alla catasta di libri che tengo troppo disordinatamente nella libreria in attesa di essere letti.
Poi, prima di partire per le vacanze rispunta fuori; di fronte allo scaffale cercavo e rovistavo, fino a che lo trovo, tutto rotto, la rilegatura è andata a farsi benedire, ha bisogno di un bel giro di nastro adesivo, lo sfoglio un po', sento l'odore delle pagine vecchie e ingiallite, leggo l'irrisorio trafiletto di trama sul retro della copertina, e capisco che è il libro giusto per me in quel momento... non so perché, ma ho avuto ragione.
 
Bellissimo, accattivante fin dal primo rigo, sembra di essere lì, i personaggi emergono quasi dalla  nuvola del ricordo, dalle nebbie di dolori e sacrifici patiti e affrontati. Anche le loro caratteristiche fisiche sono impalpabili, di colori tenui e sbiaditi, come spiriti.
I loro caratteri invece irrompono nella storia, e una delle più interessanti abilità della Allende secondo me è far vedere al lettore come le scelte dei personaggi, influenzate dal loro vissuto, dai loro errori, e proprio dalle loro caratteristiche più personali formino da se' il filo della storia, il destino, che attraversa ben tre generazioni, in una catena indistruttibile di cause ed effetti.
 
 
"Mia nonna aveva scritto per cinquant'anni sui quaderni in cui annotava la vita. Trafugati da qualche spirito complice, si sono miracolosamente salvati dal rogo infame, in cui sono perite tante altre carte della famiglia. Li ho qui, ai miei piedi, stretti da nastri colorati, separati per fatti e non per ordine cronologico, così come lei li ha lasciati prima di andarsene. Clara li ha scritti perché mi servissero ora per riscattare le cose del passato e sopravvivere al mio stesso terrore. Il primo è un quaderno di scuola di venti pagine, scritto con una delicata calligrafia infantile. Comincia così: "Barrabás arrivò in famiglia per via mare...".
 
 
 
"Doveva insegnarle a pensare all'amore come a uno stato di grazia che non era un mezzo per nulla, bensì un origine e un fine in sé. "

Un giorno, lavorando con la Tati alle scenografie della Festa di Primavera dell'Associazione Musicale (qui il rimando alle scenografie e alla serata) comincio a parlare come un fiume in piena perché dentro avevo un macigno che non potevo più tenermi. Ovviamente questo macigno era amore, la paura di quell'amore.
Allora lei mi parlò di questo libro, che è una vera e propria educazione sentimentale, sorseggiando una tazza di te'.
Così quest'estate l'ho comprato, me n'ero quasi dimenticata, ma me lo sono trovato di fronte in libreria.
Semplicemente fantastico.
La storia di un sentimento eterno, che ha dovuto patire mille ripensamenti e mille cambiamenti.
Ma non parlo più altrimenti anticipo troppo!

"È incredibile come si possa essere tanto felici per così tanti anni, in mezzo a tante baruffe, a tante seccature, cazzo, senza sapere in realtà se è amore o se non lo è."


Per chi avesse peccato come me, buona lettura!

martedì 3 settembre 2013

TorteStorte... "un BNC a te"!

 
Se oggi è il tuo compleanno non leggere questo post
 



Da qualche settimana sto lavorando ad un progetto ispirato ad "Alice nel Paese delle Meraviglie", ci vorrà un po' di tempo per vederlo qui sul blog, ma "ce sto a lavorà".

Ovviamente, una volta entrata nel vortice della Tana del Bianconiglio è difficile uscirvi, tanto che ho creato una serie di bozzetti di Torte Storte prendendo spunto dal famoso e allegorico Tavolo del Te' del Cappellaio Matto e della Lepre Marzolina.




Alice di Lewis Carroll ha ispirato moltissimi artisti fino a Tim Burton.
Uno dei contributi più particolari a parer mio lo troviamo in Su Blackwell, un'artista che lavora con la carta dei libri e crea scenari molto particolari e suggestivi, con un approccio romantico e malinconico che solo la carta di un libro vecchio secondo me può dare.


Adesso capite di che parlo?
I suoi lavori potete trovarli con questo link: http://www.sublackwell.co.uk/
Molto interessante è l'intervista riportata sotto la voce Profile.

In attesa di sviluppi dal Paese delle Meraviglie, un Buon Non Compleanno a tutti voi! (BNC)

 
E se oggi era il tuo compleanno e hai letto lo stesso questo post, fa lo stesso, l'Augurio vale per domani :)
 
 
 


Rivestirsi...

Tutto nasce da una tovaglia dismessa.
C'è una tovaglia molto bella nei nostri cassetti di cucina che non ce la fa proprio più, col tempo si è sbiadita e il tessuto non è ancora così compatto; il babbo comincia a scorrazzare su internet cercando un modo per decorarla, e scopre che con i colori acrilici, mescolati ad un gel fissante, si può colorare sul cotone e il colore resiste al lavaggio.
L'unico inconveniente è che l'acrilico rimane un po' plastificato ed è necessario lavarlo più volte, ovviamente a freddo, prima di ottenere un risultato meno rigido.

La procedura è molto semplice: si mescola il fissante con il colore acrilico in una dose di 1:1 e si comincia a dipingere.
Una volta asciutto si ripassa uno strato di gel sia sopra il disegno, sia dietro, in modo da preservare più a lungo il colore in tutte le sue sfumature; dopodiché si lascia asciugare bene, i tempi non sono affatto lunghi.

L'unica difficoltà che riscontriamo è che il colore acrilico non si stende alla solita maniera dei colori da stoffa, meno corposi, ma risulta più duro e quindi è consigliabile lavorare su un disegno grande che non richieda troppi particolari in piccolo. Non è impossibile comunque, richiede solo un po' di attenzione in più.

Ma io non ho fatto certo una tovaglia! Quella la lascio al babbo, che ci ha pensato per primo, io ho realizzato delle magliette.
Approfittando dei saldi estivi ho acquistato due canottiere da intimissimi, scegliendo tra quelle in cotone e non in microfibra.
Una l'ho tenuta per me, e l'altra l'ho regalata ad una persona molto speciale e generosa :)

 

 
Questa col Girasole è la mia, in onore della mia passione per Giorgia,
l'ho creata in previsione di una serata di Pianobar estiva, e devo dire che è stata molto apprezzata.
 
 
 
 
Poi ho pensato ad una storia.
La maglietta che ho realizzato successivamente nasce da una storiellina molto semplice; volevo disegnare un altro fiore, ma con un approccio diverso, meno descrittivo o realistico, ma che richiamasse un po' la fiaba.
Allora per prima cosa scelgo il fiore: un bel tulipano dai toni gialli e arancio su sfondo nero, in modo da creare un bel contrasto di colore.
Mentre lo disegno mi chiedo: "E se volasse?"
 
 
 
Allora ho cominciato a pensare ad una specie di metamorfosi: il tulipano diventa un palloncino e comincia a volare, diventa qualcosa di più leggero, quasi a sorvolare le asprezze della vita sulla terra, i bruchi che ti masticano, i piedi che ti calpestano...
Quasi a cercare un pezzo mancante per raggiungere la serenità, il tulipano, solo perché riesce ad immaginarlo, e non per qualche strana magia o trucco, si stacca da terra.
Non c'è trucco e non c'è inganno: "Se lo puoi immaginare, lo puoi fare" :)
 
E allora: "Storia di un tulipano che credeva di essere un palloncino"